Oggi, 13 Marzo 2018, abbiamo condotto una formazione in Anci a Bologna sui temi dalla Gestione dell’utenza problematica presso sportelli territoriali dei comuni emiliani. Dove la gente cerca casa e si riscontrano episodi di aggressività verso gli operatori. Martedì 13 Marzo 2018 ore 9.30 – 16.30. Sala Riunione ANCI Emilia-romagna, Viale Aldo Moro 64, Bologna.
OBIETTIVI
La formazione si ripropone di supportare i partecipanti nel miglioramento delle capacità di lettura delle situazioni disfunzionali, critiche, aggressive.Inoltre, si vogliono fornire metodi pratici di fronteggiamento nei confronti dell’utenza problematica.Particolarmente utili sarà la condivisione di strumenti volti a riconoscere e governare gli aspetti e motivi e relazionali nella gestione delle situazioni problematiche di aggressività dell’utenza.Il corso si propone di affrontare le modalità migliori per conoscere alcuni meccanismi dissonanti tipici, naturali e culturali, individuali e di gruppo. Infine si punterà ad allenare i primi strumenti pratici per fronteggiare conflitti e condotte disfunzionali.
PROGRAMMA
Aggiornare le mappe: la negatività da fronteggiare
• Il comportamento negativo, tratti e definizioni
• I conflitti, il malessere, le condotte disfunzionali
• La triplice provenienza: funzionale, disposizionale, situazionale
• Sviluppo di casi concreti, osservazione delle risposte tipiche
Il Metodo Antinegatività al front-office
• Le due negatività, bassa (verbale) e alta (minaccia)
• Il dispositivo per la negatività bassa: esplorazione, azione
• Il metodo per la negatività alta: contenuto solenne, congedo
• Le tecniche indispensabili per accompagnare i due modelli
La palestra e gli strumenti
• Gestire sé, tenere a bada il proprio negativo (sfera della persona)
• Gli operatori di sportello devono dotarsi di… (sfera della professione)
• Passi concreti, buone pratiche
• Esercizi, prove e casi concreti. Conclusioni e riepiloghi
METODOLOGIA DIDATTICA
Il corso presenta un taglio pratico tipo laboratorio formativo. Viene privilegiata l’esercitazione e il metodo dell’autocaso come opportunità di apprendimento attivo. Per una maggiore trasferibilità tra aula e realtà mettiamo al centro l’esperienza concreta e la persona, seguendo un piano integrato composto da mappe concettuali, supporto personale e allenamento pratico.