Ognuno ha un suo lato oscuro, che sarebbe bene esplorare, conoscere. Possiamo accelerarne la conoscenza chiedendo riscontri sinceri alle persone che ci frequentano (feedback proattivo). Possiamo inoltre avviare una sana osservazione di sé, contattando le parti limitate e vulnerabili che spesso vengono a galla. Modificare i nostri stati negativi non è facile, perché routinari e arci conosciuti, e anche perché scattano in via automatica dentro routine consolidate e per giunta anche inconsce. Nel vivo di una negatività, porre una virata costruttiva è difficile. Occorre tuttavia incominciare!
Con “curo il mio negativo”, intanto mettiamo in evidenza alcune pratiche efficaci, che ci aiutano nella conoscenza dei nostri lati oscuri. Le prime due sono pratiche della mente, a mediazione linguistica, la parola: la parola può essere davvero un nostro “farmaco” naturale eccezionale. La terza è una pratica invece corporea, centrata sulla respirazione consapevole, detta meditazione. Tre modi concreti per curare il proprio negativo:
- Scrivere, in un quaderno appuntarsi le proprie emozioni (scrittura espressiva)
- Confidarsi, condividere vissuti con una persona fidata (collaborazione reciproca)
- Respirare, calmarsi portando attenzione al respiro (respiro presente)